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Zarlino, Gioseffo.

Musicista e teorico. Sacerdote, fu allievo di A. Willaert a Venezia (1541) per la composizione, dedicandosi anche a studi teologici, filosofici, matematici, linguistici, astronomici e chimici. Divenuto direttore della cappella di San Marco nel 1565, Z. si dedicò soprattutto all'attività di teorico e, per i suoi lavori musicologici, venne considerato il maggiore teorico del Cinquecento. Pose infatti le basi per lo sviluppo dell'armonia moderna, formulando principi innovatori quali il riconoscimento della base naturale della contrapposizione tra triade maggiore e minore, destinati a influenzare i teorici e i musicisti a lui contemporanei e posteriori (Instituzioni Harmoniche, 1558; Dimostrazioni harmoniche, 1571; Sopplimenti musicali, 1558).Tra le sue composizioni rimaste, il cui stile fu definito fiammingo-veneziano, di stampo pressoché tradizionale, ricordiamo: un madrigale a 5 voci (Lauro gentil); due mottetti a 5 voci; il primo libro di Modoli, Motecta vulgo nuncupata; 21 Modulationes a 6 voci, ecc. L'edizione integrale De tutte le Opere del R.M. Gioseffo Zarlino da Chioggia (1589) raccoglie altri suoi scritti religiosi, storici e cronologici (Chioggia, Venezia 1517 - Venezia 1590).